Perchè mangiare le ciliegie

Articolo a cura della Dott.ssa Francesca Finelli 
Biologa Nutrizionista – Specialista in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Umana –Perfezionata nei disturbi del Comportamento Alimentare – Nutrizionista presso U.O. Pediatria A.O.S.G.Moscati –Consulente HACCP, Igiene e Sicurezza Alimentare –Studio di Medicina Olistica Estetica e Nutrizione clinica – Docente di scienze dell’alimentazione e professioni sanitarie.. 
Contatti: medfinelli@gmail.comhttp://www.studiosiragusafinellimedicinaestetica.it/

PERCHE’ MANGIARE LE CILIEGIE: LE VIRTU’ DELLA CILIEGIA, UN INVITO ALLA SALUTE

Conosciute fin dall’antichità classica, le ciliegie facevano parte dell’alimentazione umana da millenni, oggetto di disputa tra romani e greci. 
I primi affermano che è stato Licinio Lucullo, luogotenente di Silla, a portare a Roma, sul Mar Nero, questo pregevole frutto, mentre per i greci, il merito va ad Alessandro Magno che aveva fatto conoscere per primo le saporite ciliege di Mileto, in Asia Minore. In Giappone rappresenta la beatitudine  e l’impermanenza della vita e  al  samurai pronto a sacrificarsi. 
I suoi fiori  detti sakura  richiamano la purezza e il rinnovamento, come la letteratura canta:Cadono i fiori di ciliegio sugli specchi d’acqua della risaia:stelle al chiarore di notte senza luna. Ancora oggi in Giappone si preparano infusi con fiori di ciliegio come augurio di felicità e lunga vita. 
Questo dolce frutto rosso, che, secondo la tradizione cristiana, con il suo colore ricorda il sangue del Messia, è stato ed è tuttora apprezzato nelle tavole di tutto il mondo. 
Le ciliegie sono il piccolo e gustosissimo frutto del ciliegio, un albero maestoso originario dell’Europa e dell’Asia, che in primavera produce una grande quantità di fiori bianchi o rosa.

Esistono due diverse specie di ciliegio: la prima produce dei frutti più dolci, dalle numerose proprietà nutrizionali, che possono assumere colorazioni diverse dal bianco, al rosso, al nero. La seconda specie produce dei frutti più acidi, utilizzati per la produzione di marmellate, succhi o liquori. I frutti del ciliegio acido sono meglio conosciuti come amarene, visciole e marasche.

Il ciliegio dolce, che produce la succosa e dolce ciliegia, viene chiamato Prunus avium, nome latino traducibile con “ciliegio degli uccelli”, un albero appartenente alla specie delle Rosacee. Esistono diversi generi di questo ciliegio che producono frutti leggermente diversi, noti come ciliegie duracine (chiamati anche duroni) o ciliegie tenerine. Le ciliegie maturano tra maggio e giugno, unici mesi in cui è possibile trovarle diffusamente in commercio e vengono utilizzate per la produzione di dolci, composte, gelati, bevande, liquori o consumate semplicemente da sole.

E’ noto il detto: una ciliegia tira l’altra! Questi frutti, oltre che gustosi, hanno ricevuto sempre più attenzione per il loro utilizzo in campo medico. “Fa che il cibo sia la tua medicina”, citava Ippocrate medico greco , padre della medicina.  
Ecco che in questo grande settore della nutrizione funzionale, della nutraceutica, termine dall’ ampio significato che viene usato per descrivere qualsiasi prodotto derivato da fonti di cibo che comporta benefici per la salute,  rientra anche la ciliegia.

Risultano infatti essere frutti densamente ricchi di minerali e sostanze antiossidanti. Le ciliegie,  sono frutti mediamente più calorici degli altri frutti tipici del periodo primaverile-estivo, a causa dell’elevato quantitativo di zuccheri e in particolare di fruttosio e glucosio. 100 grammi di ciliegie infatti apportano circa 63 calorie. 
In tal senso occorre sottolineare che ciliegie diverse hanno un contenuto di zuccheri differente: maggiore per le tenerine e le duracine e minore per i frutti del ciliegio acido. L’indice glicemico basso le rende un frutto adatto a tutti coloro che stanno seguendo particolari regimi alimentari. Come tutti i frutti, tuttavia, è necessario consumarle con moderazione. 
Sono ricche di diversi minerali, in particolare troviamo quantità rappresentative di magnesio, potassio, rame e vitamina C, mentre non sono particolarmente rappresentate le vitamine del gruppo B. 
Valori nutrizionali per 100g di ciliegie: sono  Acqua 82,25 g, kcal 63, Proteine 1,06 g, Grassi 0,2 g, Magnesio 11 mg, Ferro 0,36 mg, Fosforo 21 mg, Vitamina C 7 mg, Indice glicemico 22, Colesterolo 0 g. In base alle indicazioni del Dipartimento di agricoltura statunitense, 100 gr di ciliegie contengono quantità significative solo di alcuni micronutrienti: vitamina C (circa il 7% della dose giornaliera raccomandata), magnesio (poco meno del 5% della dose consigliata), potassio (circa il 6%) e rame (poco meno del 7%). 
Questi frutti tuttavia contengono elevate quantità di alcuni carotenoidi, polifenoli e antocianine e in particolare di luteina e zeaxantina (85 ug), di cianidina (30,21 mgr), di catechine e di quercitina (2,3 mgr).  
Ma scopriamo  quali sono le proprietà specifiche  di queste sostanze
In primis la  vitamina C: con la sua funzione antiossidante, è fondamentale per il nostro sistema immunitario, inoltre è coinvolta nella sintesi del collagene ed è importante per l’assimilazione del ferro da parte dei globuli rossi; Magnesio: minerale dalle molteplici proprietà, fondamentale per il benessere del sistema nervoso, per la costruzione dello scheletro e per il metabolismo dei grassi; Potassio: le ciliegie sono discretamente ricche di questo minerale, implicato in diversi processi fisiologici come la contrazione muscolare, il mantenimento di un corretto equilibrio idro-salino e la regolazione della pressione arteriosa; Rame: coinvolti in diverse reazioni cellulari e facente parte di alcune importanti proteine, è anche una molecola con attività ossidoriduttiva. Inoltre è un minerale fondamentale per la formazione degli eritrociti e per il benessere delle nostre ossa; Cianidina: antocianina dal colore rosso, responsabile della colorazione dei frutti e dalle importanti proprietà anti-infiammatorie; Catechine: un insieme di sostanze con attività antiossidante; Quercitina: questo flavonoide presente nelle ciliegie si è rilevato interagire con diversi enzimi cellulari coinvolti nell’infiammazione e nella proliferazione cellulare. È inoltre un potente antiossidanti in grado di eliminare i radicali liberi e proteggere le cellule; Luteina: appartenente al gruppo dei carotenoidi, questa molecola ha una spiccata proprietà antiossidante. Essa è concentrata soprattutto a livello degli occhi e della retina e risulta fondamentale per la salute dell’apparato visivo; Zeaxantina: anch’essa appartiene alla famiglia dei carotenoidi e svolge un’azione molto simile a quella della luteina.

Alla luce di quanto evidenziato i  benefici per la salute sono davvero tanti, infatti,  i componenti più rappresentati, conferiscono alle ciliegie proprietà che rivestono particolare interesse in campo medico e nutrizionale, grazie soprattutto alla loro azione anti-infiammatorie e anti-ossidanti, utili in diverse patologie come quelle cardiovascolari, il diabete, le patologie tumorali, l’artrite e l’invecchiamento.

Queste particolari proprietà, infatti, hanno permesso di proporre questi frutti come alternativa naturale all’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei. Recentemente inoltre, l’attenzione si è soffermata sull’utilizzo delle ciliegie nei problemi muscolari e nell’ottimizzazione del recupero post-allenamento.

Le ciliegie inoltre, sono prevalentemente composte da acqua e dunque idratanti, oltre che diuretiche. Infine, ricordiamo che contengono melatonina, una sostanza che favorisce il sonno.

Ma quali sono i reali benefici.

Per la funzione muscolare: L’eccessivo allenamento, numerosi esercizi ripetuti o esercizi di potenza possono portare a un danneggiamento della struttura del muscolo, con successiva attivazione della cascata infiammatoria e dolore muscolare. Uno studio del 2006 condotto su un campione abbastanza ristretto ha mostrato che la supplementazione con succo di ciliegie era in grado di velocizzare i tempi di ripresa post-allenamento. Anche recentemente, altri studi hanno confermato queste conclusioni a seguito della valutazione della creatina chinasi ematica: un enzima che il nostro corpo produce normalmente a seguito di uno stress come l’allenamento. Ricordiamo le proprietà anti-ossidanti, grazie all’elevato contenuto di polifenoli e molecole antiossidanti, il consumo di ciliegie rappresenta un aiuto nella lotta contro i radicali liberi, contribuendo così a mantenere l’equilibrio ossidativo delle cellule e pertanto il loro stato di salute. Il meccanismo d’azione del succo di ciliegie sullo stress ossidativo non è tuttavia ancora conosciuto e sarà oggetto di ulteriori ricerche. Proprietà antinfiammatorie: È stato dimostrato che l’utilizzo delle ciliegie inibisce l’attività di un enzima attivato specificatamente in presenza di processi infiammatori (COX2), esercitando così un’azione molto simile a quella dei comuni farmaci anti-infiammatori come l’ibuprofene. 
Benefici per la salute cardiovascolare, infatti, le ciliegie sono ricche di levulosio, uno zucchero a basso indice glicemico, che quindi viene assorbito più gradualmente dall’organismo. Grazie alla loro composizione, inoltre, sembra che aiutino a mantenere normali i livelli di colesterolo nel sangue. 
Per la ricchezza di fibre solubili, hanno un elevato indice di sazietà a fronte di un potere calorico limitato e possono quindi costituire un ottimo spuntino per chi abbia la necessità di perdere qualche chilo. Il mantenimento del peso corporeo nella norma è un altro fattore importantissimo per la salute cardiovascolare.

Ricordiamo ancora i benefici per la salute del fegato: Le ciliegie contengono acido malico, una sostanza in grado di stimolare l’attività del fegato. Grazie alla loro composizione, le ciliegie sono depurative, drenanti e disintossicanti. E ancora da non dimenticare  le ciliegie per la bellezza della pelle. Le ciliegie contengono caroteni e stimolano la produzione di collagene, due sostanze che, in maniera diversa, favoriscono benessere e bellezza della pelle. La loro polpa, infatti, viene spesso usata anche nella preparazione di creme e maschere per il viso. Quindi tutte le attività sopra descritte rendono le ciliegie (e il loro succo) utili nel trattamento di diverse condizioni patologiche strettamente associate con l’infiammazione, il dolore e l’ossidazione. Le ciliegie sono state proposte, per esempio, come alimento funzionale in caso di patologie caratterizzate da infiammazioni croniche come l’osteoartrite o l’artrite reumatoide. Infine sono state studiate in caso di iperuricemia: nonostante i risultati non abbiano raggiunto una significatività statistica sembrano essere incoraggianti.

Il consiglio giusto è  quello di fare scorpacciate di ciliegie fresche e al naturale solo nel periodo dell’anno associato alla loro maturazione(mese di giugno e i primi giorni di luglio). 
Questi frutti, inoltre, si prestano bene alla preparazione di torte e crostate e alla preparazione della mostarda, ottima in accompagnamento a carni bollite o formaggi.

In  conclusione non esistono particolari controindicazioni al consumo di ciliegie, tuttavia potrebbero provocare coliche o peggiorare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile. In questi casi il loro consumo deve essere quanto più limitato possibile. Inoltre si segnala che le ciliegie hanno proprietà lassative e, soprattutto per i più piccoli, il loro consumo dovrebbe essere limitato in quanto possono causare diarrea.
Per restare ancora in Campania, la Scuola Medica Salernitana apprezzava molto le ciliege per i suoi effetti benefici sul piano della salute. “La ciliegia assai purga il grave stomaco/E i suoi noccioli scacciano la pietra./Ed essa ancor fa nelle vene ottimo sangue”.

VI ASPETTIAMO TUTTI IL 29 GIUGNO 2019 ALLA FESTA DELLA CILIEGIA!!

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