Tra le due piazze della parte alta del Paese, è sicuramente quella di più recente costruzione.

Infatti, prima del 1980 non esisteva, ma c’era un semplice muro che delimitava il confine del centro abitato del paese. Al di là del muro c’era uno strapiombo. Quella zona era chiamata “Abbascio o Ponte”, perché sotto la strada passava il vallone della Calcara, pertanto il complesso di strada e muro era l’arcata del ponte. Questo ponte era l’anello di giunzione tra Piedicasale e Capocasale, creando quindi un unico centro urbano.

Poichè dopo il terremoto del 23 novembre 1980 si formò un terrapieno riversando il materiale di risulta delle demolizioni e dei lavori edilizi, per iniziativa del Sindaco di allora Oscar Brini, fu progettata, dall’Edoardo Di Gennaro, una piazza a forma di trapezio isoscele (avente la base maggiore prospiciente la strada e a valle del rione “Casa Cioppa”), al cui interno ne è ricavato un altro più piccolo che, posto al centro, disegna una zona a verde con aiuole e fontana, di colore azzurro e bianco, a forma di sorgente con due scrosci d’acqua che sgorgano dal terreno, mentre due lati due aree più piccole adibite a parcheggio.
Nel frattempo, su proposta del nostro Renato De Vingo, nel 1985 fu dato incarico allo scultore Guido Mariani di progettare la fontana destinata ad allietare e valorizzare col suo zampillo il centro della piazza. Il Mariani era un artista prestigioso, nato a Faenza nel 1950 e laureatosi in scultura all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Avendo allestito mostre a Monaco di Baviera, a Zurigo, ad Atene, in Giappone e mietuto riconoscimenti in varie parti del mondo, le sue opere si potevano e si possono ammirare nelle principali città italiane ed europee.
Benchè a lui intitolata, purtroppo il Sindaco Brini non riuscì mai a veder l’opera compiuta: un brutto male lo stroncò all’età di 59 anni 14 dicembre 1985.
La piazza fu aperta alla cittadinanza dal Sindaco l’avv. Costantino Iallonardo, nel 1987, ma i zampilli della fontana durarono solo qualche anno. La crisi idrica ne inibì il funzionamento. Che da momentaneo quale doveva essere si trasformò in definitivo.
Nonostante i problemi alla fontana, col tempo la piazzetta ha assunto via via una sua propria fisionomia e peculiarità. Per esempio accogliendo la “Festa della Ciliegia”, a cura della Pro Loco Santostefanese, fin dal suo esordio nel 1997. Con il passare degli anni, la Piazza Oscar Brini viene più conosciuta come “La Piazzetta”, per distinguerla dalla Piazza del Sole, luogo centrale della vita santostefanese.
Piazza Oscar Brini


Fonti:
– Melillo Andrea , Santo Stefano del Sole. Un insolito viaggio tra storie, leggende, luoghi e tradizioni, A cura della Pro loco Santostefanese, 2019
A cura di Andrea Melillo, già autore della relativa pagina di wikipedia